Parziali: 23-11, 36-25, 62-51.
BEA CHIERI: Procissi 9, Dieng 16, Cardarelli, Barisone, Turinetti, Taricco 12, Saldi 2, Ferrone 1, Sirbu, Dembech 16, Zanatta 3, Moretti 13. All. Allisiardi, Ass. Di Bari, Turetta, Acc. Moretti.
ALBA: Cramaroc 10, Richetta 14, Riccardo 2, Scagliotti, Pelassa, Bravi 2, Tagliano 27, Maiolo, Novello 2, Ferracaku 11, Hadzimahmutovic 2. All. Abbio, Ass. Battaglia, Acc. Novello.

Tra due compagini di ottimo livello per la categoria viene fuori una partita equilibrata e combattuta, ma in cui i chieresi, nonostante qualche assenza, guidano fin dalla palla a due, toccando anche le 20 lunghezze di vantaggio. Moretti e compagni approcciano bene la partita, costruendo fin dai primi minuti un vantaggio in doppia cifra. La reazione ospite ovviamente non tarda da arrivare, e dopo dei primi minuti totalmente di marchio arancione, la partita diventa un continuo botta e risposta, con il vantaggio locale che però rimane stabile. Il gioco degli arancioni è meno fluido del solito, anche grazie ad una buona Alba, fino alla fiammata ad inizio terza frazione che porta il gap oltre le 20 lunghezze. Ancora una volta i ragazzi di coach Abbio non ci stanno, e guidati proprio da Tagliano cercano in tutti i modi di rientrare in gara. Si arriva a 2'' dalla sirena con BEA ancora in doppia cifra di vantaggio, i langaroli continuano a crederci e con una grande pressione spaventano i Leopardi che perdono qualche pallone di troppo e danno spazio alla rimonta ospite. Rimonta che però non si concretizzerà mai, con alla sirena finale il punteggio che premia Chieri per 74-68.
Si conclude quindi un ottimo girone di andata per i ragazzi di coach Allisiardi e del suo assistente Di Bari, che al giro di boa occupano il primo posto in classifica in coabitazione con i torinesi del 5 Pari. Una prima parte di stagione in cui i Leopardi hanno saputo dar vita a prestazioni sempre più convincenti: servirà continuare a lavorare duro per mantenere la posizione in un girone che si sta dimostrando equilibrato e di buon livello per la categoria.
LEOPARDI, PRIDE!